martedì 27 luglio 2010

L'anedoto breton: L'essenza della messicanità

Nel 1938 Andrè Breton, noto poeta e teorico surrealista francese, si trova in Messico per compiere uno studio commissionato dal governo francese, dopo aver conosciuto Trotsky, Frida Khalo e Diego Rivera si ritira per un breve periodo nella splendida località di Erongaricuaro, sul lago di Patzcuaro nel Michoacan, non molto distante dalla bellissima Morelia. Li vive per qualche tempo e consuma i suoi eccessi con una stretta cerchia di intellettuali e artisti, e si ritrova come ovvio a dover interagire con gli artigiani del posto. Un bel giorno chiama un carpentiere locale per commissionargli un tavolo, e , per non incombere in una delle innumerevoli e sempre possibili incomprensioni con l'artigiano di turno decide di disegnargli il tavolo così come lo desiderava, chiaramente disegna il tavolo in prospettiva.
Dopo qualche giorno (sicuramente molto più di quanti ne fossero necessari!), l'artigiano ritorna dal poeta con qualcosa che avrebbe sbalordito chiunque: il tavolo era costruito "in prospettiva" ovvero con una superficie superiore a forma di trapezio, tre gambe invece che quattro e una di esse molto più corta delle altre due.... da quel momento Breton non si stancò mai di ripetere che il Messico è l'unico paese istintivamente surrealista..

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