mercoledì 4 agosto 2010

Colori e tempo

I colori della mia vita sono sempre più vivi,
Ogni istante che passa lascia dietro

la scia di un emozione che sbiadisce
E su tutto, i tratti del tuo dolce viso,
come un ritratto stupendo.

domenica 1 agosto 2010

Urbe

21.01.2004 - Bologna ore 1.06 a.m.

Il sorriso di un reietto è luce per il mio pozzo
con sguardi, deliri e sfumature di molteplici esistenze.

Guardo scorrere il mio tempo
e la fuga di una notte si cambia d'abito per i miei istinti
Su ogni riga, su tutta la mia inquieta, lucida visione.

sabato 31 luglio 2010

Colpo di stato e nuova politica.



Nella notte fra il 7 e l’8 Dicembre 1970 l’Italia si trovo per alcune ore ad un passo da un colpo di stato. I vertici dell’esercito, la mafia, la P2 e alte cariche dello stato erano pronte a far scattare un blitz operativo che avrebbe portato il nostro paese sotto la dittatura di un regime Fascista guidato dall’ex comandante della Decima Mas Valerio Junio Borghese, ma qualcosa all’ultimo momento bloccò tutto. Questi sono i fatti, riconosciuti, emersi dalle inchieste decennali sull’accaduto e che sono di pubblico dominio.

venerdì 30 luglio 2010

La strana usanza di non rispettare la fila.





Nonostante il tempo passato a capire, a capirli, ancora sento un abisso che divide me e questa gente. Ho sempre odiato l'ordine prestabilito e credo che sia un dovere di ogni essere umano metterlo in discussione, ma ho sempre fondato la mia intera esistenza sul rispetto di chi vive intorno a me. Mi piacerebbe molto ascoltare le motivazioni di un cinquantenne che, con il figlio di circa dieci anni al seguito, scatta come uno sprinter per guadagnare furbescamente qualche posizione a scapito di una madre di famiglia con due bambini piccoli e il sudore che le cola sulla fronte, nella piccola fila alla cassa di un supermercato. Mi piacerebbe seriamente capire se è un riflesso istintivo volto a fregare il prossimo o un ragionamento senziente con lo stesso fine; sapere se  così importante quella posizione e sopratutto cosa da la consapevolezza di avere esigenze più importanti di quelle altrui. Quando leggevo il mio amato Cacucci, forse il vero artefice del mio innamoramento per il Messico, credo di aver saltato le pagine che parlavano di furbizie degne del peggior italiano e di disprezzo totale per i diritti altrui, o forse, semplicemente, non sono mai state scritte...


martedì 27 luglio 2010

L'anedoto breton: L'essenza della messicanità

Nel 1938 Andrè Breton, noto poeta e teorico surrealista francese, si trova in Messico per compiere uno studio commissionato dal governo francese, dopo aver conosciuto Trotsky, Frida Khalo e Diego Rivera si ritira per un breve periodo nella splendida località di Erongaricuaro, sul lago di Patzcuaro nel Michoacan, non molto distante dalla bellissima Morelia. Li vive per qualche tempo e consuma i suoi eccessi con una stretta cerchia di intellettuali e artisti, e si ritrova come ovvio a dover interagire con gli artigiani del posto. Un bel giorno chiama un carpentiere locale per commissionargli un tavolo, e , per non incombere in una delle innumerevoli e sempre possibili incomprensioni con l'artigiano di turno decide di disegnargli il tavolo così come lo desiderava, chiaramente disegna il tavolo in prospettiva.
Dopo qualche giorno (sicuramente molto più di quanti ne fossero necessari!), l'artigiano ritorna dal poeta con qualcosa che avrebbe sbalordito chiunque: il tavolo era costruito "in prospettiva" ovvero con una superficie superiore a forma di trapezio, tre gambe invece che quattro e una di esse molto più corta delle altre due.... da quel momento Breton non si stancò mai di ripetere che il Messico è l'unico paese istintivamente surrealista..